Le tre maruzze. Novella trojana da non mostrarsi alle signore

Pubblicata nel 1875 in soli ventotto esemplari, Le tre maruzze è una salace fiaba ispirata alla lezione del Basile, con il quale Im­briani condivide il gusto per l’invenzione paradossale. La storia, che ha per protagonista un umile giardiniere, Don Peppi­no Bocca di Verità, pur rispettando i topos del genere li stravolge profondamente nella so­stan­za e sottende una feroce cri­ti­ca del Po­tere che, incapace di far fronte ai propri compiti, finisce per essere sbeffeggiato e irriso.
Il secondo racconto, Il vero motivo delle dimissioni del capitano Cuzzocrea, del 1877, è la divertente vicenda di un ufficiale dell’esercito, che durante una licenza conosce una misteriosa signora e, in seguito a questo incontro fortuito, si troverà in­vischiato in una serie grottesca di avvenimenti. Scapolo impenitente, do­ta­to di una vasta erudizione e per­ciò incline ad infarcire il di­scorso di citazioni che dilatano a di­smisura il racconto, Cuz­zo­­crea si presta a divenire «marito interinale» della bella incognita e ad assumere la ma­schera dell’affettuoso consorte; ma, a cau­­sa del­l’inopinato intervento di una se­rie di personaggi, finirà per essere travolto da quella che sembrava essere solo un’innocua menzogna.